Sempre più affilate le armi per combattere questa forma di evasione. Non una, bensì trebanche dati specifiche. A queste l’amministrazione finanziaria può rivolgersi per svolgere l’attività di controllo sulle locazioni turistiche utilizzando sia sulla banca dati regolamentata dal Ministero del Turismo sia sui dati forniti dal Ministero dell’Interno e anche sulle comunicazioni trasmesse dagli intermediari immobiliari.
Tali strumenti hanno consentito di effettuare preliminarmente una sorta di censimento delle strutture, del numero degli occupanti per immobile e infine deiredditi generati grazie all’intervento degli intermediari che mettono in contatto affittuari e locatori.
La banca dati si alimenta dalle informazioni relative a tutte le strutture ricettive e agli alloggi concessi in affitto breve sul territorio nazionale con specifica indicazione della tipologia di alloggi, dell’ubicazione e della capacità ricettiva.
Il bacino di dati produce una sorta di censimento delle strutture contiene anche gli estremi dei titoli abilitativi richiesti ai fini dello svolgimento dell’attività ricettiva, i dati del soggetto che esercita l’attività (anche in forma di locazione breve) ed il codice identificativo regionale.