La transizione energetica in Italia è un tema cruciale nell’ambito del real estate. La ricerca condotta da Altroconsumo fornisce un quadro dettagliato della situazione attuale, che merita un’analisi approfondita per comprenderne le implicazioni legali e sociali.
L’indagine rivela che la maggior parte delle abitazioni italiane è stata costruita prima degli anni 2000, con un terzo di esse risalenti a prima degli anni ’70. Questo dato ha importanti conseguenze sul piano dell’efficienza energetica, considerando che le normative in materia sono state introdotte e adeguate soprattutto negli ultimi decenni. La bassa percentuale (19%) di persone consapevoli della classe energetica della propria abitazione sottolinea un gap informativo significativo. Questa mancanza di consapevolezza può influenzare negativamente le decisioni relative all’efficientamento energetico e alla sostenibilità.
La ricerca mostra che meno della metà degli intervistati ritiene di avere un buon isolamento domestico, e solo una minoranza ha effettivamente implementato interventi per migliorarlo. La scarsa consapevolezza dei propri consumi energetici (solo il 29% conosce il proprio consumo annuo di elettricità e il 25% quello di gas) limita la capacità di valutare l’efficacia degli interventi effettuati e di pianificarne di nuovi.
Nonostante le difficoltà, un significativo 43% degli intervistati ha intrapreso interventi per migliorare l’isolamento delle proprie abitazioni, e il 23% ha installato dispositivi per aumentare l’efficienza energetica. Questi dati suggeriscono una crescente consapevolezza e volontà di partecipare attivamente alla transizione energetica, nonostante gli ostacoli.